Fabrizio De Andrè

Fabrizio De Andrè

Fabrizio Cristiano De André, noto semplicemente come Fabrizio De André (Genova, 18 febbraio 1940Milano, 11 gennaio 1999), è stato un cantautore italiano. E’ considerato uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi. In quasi quarant’anni di attività artistica, De André ha inciso quattordici album in studio, più alcune canzoni pubblicate solo come singoli. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli e prostitute, e sono considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie.

BIOGRAFIA

L’INFANZIA E LA GIOVINEZZA

Fabrizio De André nasce il 18 febbraio 1940 nel quartiere genovese di Pegli, in via De Nicolay 12, dove, nel 2001, è stata posta una targa commemorativa dal Comune di Genova.

I genitori, sposati dal 1935, sono entrambi piemontesi e si sono trasferiti in Liguria dopo la nascita del primogenito Mauro.Il padre Giuseppe, pur provenendo da una famiglia di condizioni modeste, è riuscito a fare fortuna acquistando un Istituto tecnico a Sampierdarena; nel secondo dopoguerra diventerà vicesindaco repubblicano di Genova, direttore generale e operativo, poi amministratore delegato e infine presidente dell’Eridania e promuoverà la costruzione della Fiera del Mare di Genova, nel quartiere della Foce.Durante la seconda guerra mondiale, Fabrizio vive inizialmente da sfollato nella campagna astigiana a Revignano d’Asti dove il padre, dopo i bombardamenti del 1941, aveva acquistato la “Cascina dell’Orto”. Giuseppe resta in città per seguire l’Istituto tecnico, ma nel 1944 raggiunge la famiglia in quanto ricercato dai fascisti per aver coperto i suoi alunni ebrei. Vive poi nella Genova del dopoguerra, scossa e partecipe della contrapposizione tra cattolici e comunisti. In seguito, dopo aver lasciato la casa dei genitori a 18 anni, a causa del difficile rapporto col padre, il futuro cantautore, diplomatosi, frequenta alcuni corsi di Lettere e altri di Medicina presso l’Università degli Studi di Genova prima di scegliere la facoltà di Giurisprudenza, ispirato dallo stesso padre, dall’amico d’infanzia Paolo Villaggio e dal fratello maggiore Mauro, già avviato agli studi in legge e che diverrà un noto avvocato. In questo periodo De André comincerà ad avere problemi legati all’abuso di alcool.A sei esami dalla laurea, grazie ai primi contratti discografici, Fabrizio lascia gli studi e decide di intraprendere una strada diversa da quella del fratello: la musica.Successivamente a un primo e problematico approccio, determinato dalla decisione dei genitori di avviarlo allo studio del violino, l’incontro decisivo con la musica avviene con l’ascolto di Georges Brassens, del quale De André tradurrà alcune canzoni, inserendole nei suoi primi album a 45 giri. La passione ha corpo anche grazie alla sua “scoperta” del jazz e all’assidua frequentazione degli amici Luigi Tenco, Umberto Bindi, Gino Paoli, del pianista Mario De Sanctis e altri, con i quali comincia a suonare la chitarra e a cantare nel locale “La borsa di Arlecchino“.In seguito al matrimonio e alla nascita del figlio, il ventiduenne Fabrizio è pressato dalla necessità di avere un lavoro fisso per provvedere al mantenimento della famiglia, e trova un impiego come vice preside in un istituto scolastico privato di proprietà del padre.

 

Caroppo Francesca

Cesari Irene

Giannuzzi Giulio

Ruberti Paolo

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Export: nel 2019

Export e internazionalizzazione sono fattori decisivi per qualsiasi azienda che voglia espandersi.

Nel 2019, il commercio mondiale continuerà a crescere. Le imprese dovranno affrontare costi più alti per i rischi valutari, politici e di insolvenza, che potranno essere mitigati con una buona gestione dei crediti commerciali e una polizza assicurativa su misura.

Commercio mondiale in crescita

Secondo Euler Hermes, società di assicurazione del credito del gruppo Allianz, gli scambi commerciali mondiali continueranno a crescere, mostrando una resilienza che supera le voglie politiche di protezionismo. Nel 2019, ci si aspetta una crescita del commercio mondiale del 3,6%, che porterà la sua fetta di guadagni anche alle imprese italiane.

Il Made in Italy incasserà 23 miliardi di euro in più, toccando quota 577 miliardi.

Il settore italiano della meccanica si aggiudicherà un terzo dei guadagni, con 5,79 miliardi di euro di extra-export di macchinari di qualità in tutto il mondo. Andrà bene anche il settore della chimica, che guadagnerà quasi 4 miliardi in più, seguiti dall’industria tessile, i cui incassi cresceranno di 2,8 miliardi di euro, e dall’agroalimentare, che vedrà 2,1 miliardi di euro di incassi aggiuntivi.

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Internazionalizzazione: su quali Paesi indirizzare l’export italiano?

L’export Made in Italy, in definitiva, continuerà a sostenere la crescita dell’economia nel nostro Paese per tutto il 2019. Ma dove si trovano le maggiori opportunità di guadagno?

Stando alle analisi di Euler Hermes, alle imprese italiane converrà dirigersi verso GermaniaFrancia e Stati Uniti, dove l’export italiano guadagnerà tra i 2 e i 3 miliardi di euro in più.

  • Per le importazioni tedesche di beni e servizi si attende una crescita di oltre 81 miliardi di euro nel 2019, legata all’aumento dei salari e degli occupati. L’aumento dei consumi in Germania darà un impulso a tutta Europa e le aziende italiane dovranno tenere il passo della concorrenza.
  • La Cina si aprirà all’estero, importando 146 miliardi di dollari in più rispetto al 2018, anche come effetto della strategia della Belt and Road.
  • Le importazioni negli Stati Uniti potrebbero aumentare del 2,5%, ovvero di 193 miliardi di dollari, grazie agli incentivi fiscali e dalla forza relativa del dollaro. Per le imprese italiane, gli Usa rappresentano un mercato da oltre 40 miliardi di euro in altre parti del mondo grazie anche all’iniziativa Belt and Road.

Le esportazioni italiane cresceranno anche in Spagna, di 1,1 miliardi di euro, e in Belgio, di 0,7 miliardi di euro.crediti-top.png

Riccardo De Donno 3°A  anno 2018/19

TAP

Il progetto TAP – Trans Adriatic Pipeline è un progetto infrastrutturale per la costruzione di un condotto per il trasporto del gas naturale proveniente dai giacimenti di ShahDenizin in Azerbaijan fino alle coste italiane per la distribuzione in Europa.

TAP dovrebbe avere una lunghezza di 878 chilometri (di cui 550 chilometri in Grecia; 215 chilometri in Albania; 105 chilometri nell’Adriatico e 8 chilometri in Italia).

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Il TAP dovrebbe approdare al lido San Basilio meglio conosciuto come Mamanera a San Foca (una frazione di Melendugno). Si tratta di una località conosciuta dai pugliesi per essere, d’estate, la più grande dance hall reggae a cielo aperto del Salento oltre che uno dei lidi più frequentati dai turisti per il mare cristallino.

Il progetto, ritenuto di importanza strategica dall’Europa e dal governo italiano, come opera per la diversificazione degli approvvigionamenti energetici, viene avversato da popolazione e governi locali.

l’Associazione Tramontana che, venendo a conoscenza del progetto grazie ad un consigliere comunale, ha preparato le prime osservazioni per contrastare il progetto. Successivamente Tramontana è confluita all’interno del Comitato No Tap. Ancora oggi grazie all’appoggio delle amministrazioni locali, il Comitato continua a manifestare la propria contrarietà.

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l dissenso nei confronti del gasdotto è nato dalle preoccupazioni sugli impatti che una tale opera potrebbe avere sull’ambiente e sull’economia locale. Esiste inoltre un piano di contestazione più alto che riguarda i valori strategici dell’opera e i meccanismi di finanziamento della stessa che potrebbero trasformarsi in costi per tutti i cittadini. San Foca, per esempio, è una località marittima famosa al turismo e alla pesca, in cui natura e biodiversità sono il motore della vita comunitaria e dell’economia locale. Le preoccupazioni ambientali si basano sulla presenza, nelle acque interessate dal progetto, di banchi di corallo, praterie di posidonia oceanica, grotte carsiche e in generale una ricca biodiversità che verrebbe compromessa.

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Basti pensare che quell’area è meta per la nidificazione di tartarughe Caretta Caretta. Il gasdotto, da progetto, dovrebbe approdare vicino alla scogliera di San Basilio con le sue fragili falesie che potrebbero essere danneggiate dalle manovre di trivellamento e posa del condotto. Infine, il tratto di raccordo tra l’approdo e il PRT (Pipeline Receiving Terminal) ubicato nel Comune di Melendugno dovrebbe attraversare un’area con 1900 ulivi. La questione degli ulivi però è ben più ampia: il TAP dovrebbe terminare nel Comune di Melendugno ma per essere operativo bisognerebbe connetterlo, tramite una nuova connessione, con la Rete Nazionale dei Gasdotti che si trova a Mesagne, un comune a 55 km da Melendugno, eradicando oltre 10’000 ulivi. Numerose sono le preoccupazioni anche sul fronte economico per le possibili perdite nei settori turistico e ittico a causa dei disservizi che potranno essere portati dai lavori di realizzazione dell’opera. Infine, sono state sollevate preoccupazioni anche a livello sanitario. Il presidente della sezione di Lecce della LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori),L’aspetto portato alla luce riguarda i fumi prodotti dalla centrale di depressurizzazione del terminal di ricezione, che andrebbero a peggiorare le condizioni d’inquinamento atmosferico del Salento, già contaminato dai residui provenienti da Taranto e Brindisi a causa dei venti che li trasportano nell’area. In particolare, nel 2014 la LILT, Lega Italiana per la lotta contro i tumori, ha preso una posizione forte e decisa contro la realizzazione del gasdotto, producendo due documenti scientifici che dimostrerebbero un incremento dell’incidenza dei tumori sulla popolazione connessa di questa opera.

TAPPerché “sì” – Secondo la società promotrice, l’opera porterà non pochi vantaggi al territorio. Tra questi, sul sito ufficiale di TAP AG viene riportato che la sua realizzazione “darà contributo diretto al prodotto interno lordo (PIL). TAP offrirà all’Italia nuove opportunità di innalzare la propria competitività, facendovi affluire direttamente un volume iniziale di 10 miliardi di metri cubi di gas l’anno, pari a una quota significativa dei consumi totali del Paese. Il gasdotto si avvale di società italiane di ingegneria altamente specializzate. Una volta entrato a pieno regime, necessiterà di personale su base permanente presso il Terminale di Ricezione a Melendugno per monitorare le operazioni quotidiane locali e il funzionamento dell’intero gasdotto”. Inoltre la creazione di un corridoio energetico meridionale che avrà sbocco a Melendugno renderà la Puglia un importantissimo hub energetico per l’Italia e l’intera Ue grazie al quale, si potrà raggiungere una maggiore indipendenza dal gas russo.

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TAP Perché “no” – Queste e altre previsioni di rendita e utilità della grande opera non accontentano assolutamente la popolazione locale che ormai da tempo si oppone alla sua realizzazione. Sul fronte del NO vi sono diverse associazione e circa 40 sindaci del territorio salentino interessato, i quali non vedono nessun reale e sostanziale tornaconto per il Salento e l’Italia in generale. L’infrastruttura, infatti, arriva dal mare, attraversa la falda acquifera, mette a rischio la costa, l’habitat marino e le piantagioni antiche di ulivi (anche millenari) stravolgendo cosi un ambiente che fa da sempre della pesca, del turismo e dell’agricoltura i suoi punti di forza. Inoltre, la Tap è pericolosa e vanno prese precauzioni secondo le normative vigenti: la pesca sarà vietata, i lidi e la fascia di costa circostante il tunnel dovrà essere interdetta e anche la zona del “microtunnel”, più interna, dovrà essere asservita con delle fasce di sicurezza; per non parlare della centrale di depressurizzazione prevista subito fuori il centro abitato di Melendugno, fra vegetazione e masserie,che occuperà ben 12 ettari con ciminiere di circa 10 metri per smaltire i fumi della combustione.

Il governo è deciso a non bloccare la realizzazione, visto il parere favorevole al via da parte del Ministero dell’Ambiente che sembra non prevedere nessun forte impatto ambientale dell’opera, ma le amministrazioni locali e i cittadini non vogliono gettare certo la spugna. 

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CIAO GIACOMO! A spasso per l’infinito ( indefinito? indistinto? illimitato?)

CIAO GIACOMO!

A spasso per l’infinito ( indefinito? indistinto? illimitato?)

Con una strizzatina d’occhio alle Scienze Astronomiche e alla Grande Letteratura, e nonostante la vexata quaestio dalla risoluzione incerta riguardante proprio il concetto di infinito, vi presentiamo dei “poeti in erba” che, anche senza conoscere l’illustre figlio di Recanati, si sono cimentati nell’elaborazione di una loro idea di infinito durante una lezione di Religione Cattolica, rispondendo con entusiasmo ad una proposta didattica. I ragazzi che hanno provato a dare voce all’estro poetico che in fondo alberga in ognuno di noi, hanno attinto alla ricchezza della propria interiorità (peraltro rivelatasi profonda e originale), facendo emergere emozioni, sentimenti, idee, prospettive di vita uniche e irripetibili e, in qualche caso, anche un sottile senso d’angoscia, o una inaspettata bizzarria di pensiero. Per non parlare anche dell’associazione frequente operata dai giovanissimi poeti con figure parentali che si palesano presenti e vive, come direbbe lo stesso Leopardi anche se risultano, dal racconto poetico, trapassati; o il riferimento all’amicizia, che esprime un collegamento personalissimo con la dimensione dell’infinito. Approfittiamo del bicentenario di una tra le poesie italiane più celebri per valorizzare i frutti dello spirito di questi piccoli poeti.  Garantiamo l’autenticità dei testi che variano dalla poesia vera e propria fino a tentativi di rime che si risolvono in una prosa ritmata, e altri alla prosa semplice. Le eventuali sfasature sintattiche provenienti dall’età e dal vissuto dei poeti in questione pretendiamo di presentarle come … licenze poetiche.

                                                                                                                          Le docenti:

Domenica Moriero, Delia Ruggeri, Maria Rosaria Giannaccari (referente dell’iniziativa), Francesca Schirinzi.

 

OLTRE                                                                                               SI PERDE …

Dopo la realtà Si perde una foglia

c’è una infinità,                                                                               caduta da un albero,

dipinta di giallo, rosso e marrone,                                             Si perde un cane

verde, blu e arancione.                                                                  in una strada del paese,

In verità nessuno lo sa, Si perde la nostra mente

solo chi non è più qua. guardando l‘orizzonte,

E preghiamo con tutto il cuore I nostri occhi …

Affinchè riceva l’abbraccio del Signore. Osservando quella

(Jacopo Fanciullo 1^ A) meraviglia della natura.

(Simone Macrì 1^A)

 

L’INFINITO ORIZZONTE                                                                 L’INFINITO ESISTE?

L’orizzonte è Tutti si chiedono

Infinito pieno se esiste l’infinito

di occasioni e tutti si chiedono se esiste l’universo

scelte. Ma essendo se esiste l’universo

Infinito ci saranno tutti si chiedono

Anche brutte esperienze. come siamo arrivati qui.

L’infinito paragonato Queste domande

All’orizzonte può non saranno mai svelate

trasformare la persona, con le Queste domande

scelte, in due modi: buona ci tortureranno, costantemente

o cattiva. Ma ora non ogni singolo momento

posso dilungarmi Ma la curiosità è vita

perché ho altro da fare. e gli uomini ne hanno infinita

La vita non è quindi la speranza non morirà

Infinita!! Con nuove scoperte forse si avvererà.

(Rachele Fiorentino 1^ A) Le domande che ci chiedevamo

Di punto in bianco le sappiamo!

(Sofia Minutello 1^ A)

 

L’INFINITO

Il cielo, una distesa azzurra infinita,

i miei occhi non ne vedono la fine.

Il mare, un manto blu immenso e

stupendo.

I miei occhi non ne vedono la fine.

Questa è la forza della natura,

e il senso d’infinito che ci dona.

(Gabriele Donateo 1^ C)

(SENZA TITOLO)

Là fuori c’è un mondo completamente

nuovo da scoprire

Ma non dobbiamo stare dentro ad aspettare

di uscire

Quando già dentro c’è un mondo fatto per tutti

noi

e intanto accogliere un noi di domani:

voi

(Karola Boi 1^ C)

INFINITO

Indescrivibile

Notturno

Fantastico

Immenso

Nostalgico

Immateriale

Tacito

Onnipresente …

… infinito …!

(Lorenzo Pio De Matteis 1^ C)

L’INFINITO E OLTRE

Oltre a tutto ciò che non vedo

c’è un mondo bellissimo

fatto di sensazioni in cui credo.

L’infinito lo cerco continuamente in quello che amo,

in qualcosa che mi fa sperare

che c’è una realtà che non ci aspettiamo.

Seduta su una scogliera a vedere

il sole ormai stanco a tacere

rappresenta l’infinito per me.

O anche guardare il mare

e accorgermi della sua immensità

l’infinito mi fa ricordare.

Anche DIO che raggiungibile non è

mi fa credere che,

all’infuori di ciò che riconosco qualcosa c’è.

(Alessia Congedo 1^ C)

(SENZA TITOLO)

Nello spazio infinito

brillano galassie lontane

tutte avvolte nel nero assoluto.

Il pensiero vi si perde,

affonda nell’oscurità assoluta.

Alla fine del viaggio

nessun porto sicuro troveremo.

(Giuseppe Guglielmo 1^ C)

(SENZA TITOLO)

Non vedo il confine, non vedo il monte

non si distingue l’orizzonte;

solo un bel sole che scalda l’inverno

e che fa pensare ad un mondo eterno.

Dove si uniscono cielo e mare,

l’azzurro immenso mi fa volare.

(Federico Nuzzo 1^ C)

(SENZA TITOLO)

Dietro quella curva trovo un corridoio,

vedo una porta alla fine di esso,

intorno a me tutto deserto.

Cammino, corro provo di tutto,

non vado avanti,

sarà che il tempo si è fermato,

perché a quella porta non arrivo,

però sembra che dietro di me ci sia il vuoto,

tutto ciò che tocco con i miei passi si distrugge.

Ora ho capito, una cosa è certa, quello è l’infinito.

(Margherita Caputo 1^ C)

L’ORIZZONTE

Dopo un’onda un’altra

e un’altra ancora

S’arresta lo sguardo

all’orizzonte.

Dove s’appoggia il sole.

(Andrea Nuzzo 1^ C)

L’INFINITO

L’Infinito è,

l’amore di una madre

che mai si perderà

come la più bella stella che

sempre brillerà.

L’Infinito è,

il perdono di Dio che

sempre ci accompagnerà

come la linea di un orizzonte

che mai fine avrà.

E quando penso

all’amicizia vera di un amico

allora è proprio lì l’Infinito …

(Anna Gloria Giangreco  1^ C)

IL SILENZIO DELL’INFINITO …

Quando odo il silenzio

dello spazio infinito

il mio pensiero va oltre l’udito …

Guardo nel cielo le

stelle e sembran tutte

delle perle …

Il loro luccichio

mi fa rilassare

e la mia testa

fa navigare …

Se lo spazio è infinito,

penso,

siamo tutti al centro

dell’universo!

(Emanuele Piscopo 1^ C)

L’INFINITO

Quando alzo gli occhi in su

e guardo il cielo

provo un senso di infinito,

quando mi siedo sulla riva

e osservo il mare

provo un senso di infinito.

Quando il mio sguardo

incontra quello di mio fratello,

nonostante i nostri silenzi,

provo un senso di infinito.

Che cos’è l’infinito?

L’infinito è qualcosa di grande,

senza confini, senza tempo.

(Marianna Pia Portaluri 1^ C)

L’INFINITO

L’infinito …

Qualcosa di né grande né

piccolo.

Infinito, come il cosmo,

nero e splendente.

Infinito, come l’amore

che unisce i cuori

di tutte le persone del mondo.

Inimmaginabile quanto sorprendente,

semplicemente unico.

(Giulia Anna Vella 1^ C)

(SENZA TITOLO)

Quando si muore

Può sembrare finita,

Ma è dalla fine

Che nasce la vita.

La pace trionferà

Sempre sulla terra

E non ci sarà più la guerra.

(Aurora Malonni 1^ C)

(SENZA TITOLO)

Perché vivo? Da dove vengo?

Sicuramente da un luogo

fuori dal normale,

dove regna un re buono,

chiamato Dio.

Dove ci porterà?

Questo non si sa.

Chi, caro Padre, di noi

porterai con te?

Chi all’inferno?

Chi al purgatorio?

Queste domande sempre noi ci facciamo,

ma una risposta non troviamo,

una risposta che solo tu sai,

ma noi non capiremo mai.

(Luca Panico 1^ C)

(SENZA TITOLO)

Molte volte mi domando

cosa ci sarà alla fine del mondo.

Mi piace pensare a una nuova vita

dopo che questa sarà finita.

Dove potrò stare tutte le ore

con il mio Signore

(Ilary Marsico 1^ C)

IL TRAMONTO

Il tramonto è una luce

Che è segno di Dio,

è una luce che impressiona tutti

ed è la vita sempre sognata.

Il tramonto è una luce bellissima

Che vuole impressionare il mondo.

(Marco Zocchi 1^ C)

COME IN UN SOGNO

Nel sogno ho sfiorato

i tuoi occhi, la luce

e la tua anima

ti vesti di aria divina

tu che sei il figlio del padre

vivi nell’ombra

ma ti sento

in tutto ciò che di buono

c’è al mondo!

(Rocco Causio 1^ C)

L’INFINITO

Quale sarà

l’ultimo numero,

cosa ci sarà oltre lo spazio

nessuno lo sa,

cosa è il paradiso

chi ci è andato

lo saprà

però non potrà dirlo.

Che cosa è la vita

è finita o infinita?

Se è finita ci sarà

un’altra vita.

Gli anni che verranno

a seguire sono infiniti?

L’infinito è così grande

che non potremmo

rispondere alle nostre domande.

Il nostro destino è i soliti ignoti

e nessuno lo sa.

(Francesco Giudice 1^ B)

(SENZA TITOLO)

Vorrei un mondo senza guerra,

pieno d’amore e senza odio,

spero che un domani tutto questo

finirà e che la pace regnerà.

Guardo il cielo e continuo

a pregare perché nessuno

muoia più.

(Vittoria Toma 1^ B)

VERSO L’INFINITO

Guardo il mare e vedo l’azzurro.

Oltre quell’orizzonte c’è Dio.

Guardo il cielo e vedo le nuvole.

Oltre quell’azzurro c’è l’Immenso.

Guardo il sole che risplende

E vedo una grande luce che ci illumina.

Oltre tutto l’universo c’è l’infinito

Ci sei tu, Dio mio!

(Antonio Spagnolo 1^ B)

(SENZA TITOLO)

Sta dietro le

nuvole

oltre l’infinito

Gesù divino

E ci osserva

con lo sguardo

dolce da bambino

Nei  suoi occhi

innocenti si osserva

l’amore infinito

E’ morto da eroe

e resuscitato da uomo

E ora sta nel

cielo blu con suo padre

lassù

Ha insegnato

agli uomini ad amare

a sognare e

ringraziare Dio per tutto

quello che ci fa ogni giorno

Ha perdonato tutti

anche quelli che l’hanno

Ucciso …

Dobbiamo perdonare

tutti, anche  quelli più

cattivi, come Gesù

(Maria Sole Colagiorgio 1^ B)

(SENZA TITOLO)

Cammino silenzioso nella sera,

e come per incanto

odo dietro di me

le voci dei miei cari ormai lontani.

Ne ascolto felice il suono

e sorrido pensando che

le loro anime mi accompagneranno

in ogni passo della mia vita.

(Lorenzo Tramacere 1^ B)

A MIO NONNO

Guardo il cielo per vedere oltre,

osservo tra le nuvole per cercare te

Ti cerco perché il mio amore per te è infinito

e va oltre ogni limite,

nel mio cuore si sei sempre

e attraverso il mio ricordo vivi con me.

TI VOGLIO TANTO BENE

(Francesco Montagna 1^ B)

IO E L’INFINITO

Vorrei stare con Dio all’infinito.

Vorrei stare con la mia migliore amica

All’infinito.

Vorrei stare con tutti all’infinito.

Vorrei che l’amore fosse infinito.

Vorrei che la vita fosse infinita.

Ma … non so se lo sarà.

Ci vorrebbe un miracolo

Uno di quelli grandi.

Però penso di chiedere troppo

Ma non mi arrenderò.

(Anna Marrella 1^ B)

(SENZA TITOLO)

Guardando il mare mi viene da pensare

che nulla di ciò che mostra l’orizzonte

può essere più entusiasmante

come l’alba che sorge o il sole calante.

Nel cielo si possono ammirare

milioni di stelle e di galassie: è tutto spettacolare!

Sembra che l’intero universo

obbedisca a leggi chiare

che ancora l’uomo non riesce ad interpretare.

(Chiara De Giorgi 1^ B)

(SENZA TITOLO)

Nell’immensità del mare

cerco il significato di ogni singola goccia d’acqua.

Nell’azzurro del cielo

cerco tutti i colori della vita.

Cerco nel profumo dei fiori

la bellezza di ogni emozione

(Sofia  ed Elisa Pasca 1^ B)

(SENZA TITOLO)

Caro infinito,

tu sei un prodigio.

Il mondo è piccolo

Ma tu sei infinito.

Quando ti guardiam,

non sappiamo più dove andar.

Sei come tante gocce d’acqua

Che scorrono all’infinito nello spazio.

Sei come un angelo

che ci guarda dall’alto infinito.

Caro infinito tu sei un prodigio.

Quando ti pensiam,

possiamo solo sperar.

(Marco Pino 1^ B)

L’INFINITO

Dio è  l’unico Dio

E io

Voglio seguirlo all’infinito

E io sarò finito

Da questo mondo

Cui appartengo

(Roberto Macrì 1^ B)

IL MARE

Amo guardare il mare …

Perdermi nella sua profondità,

la sua grande immensità

diventando un tutt’uno

con l cielo limpido

di una calda mattinata estiva;

dolci emozioni mi sfiorano la mente;

pensieri …, domande senza risposta:

è l’infinito che si racchiude in una sola parola:

“DIO”

Gabriele Sperti 1^ B)

IL TUO PROFUMO

Ho sentito il tuo profumo

forse eri tu che mi accarezzavi

e mi hai donato la vita eterna.

Giuseppe Urso 1^ B)

L’INFINITO

Il cielo e il mare,

sono elementi infiniti,

ma quasi nessuno si chiede,

“Chi mai li ha creati?”

E’ stato Dio a crearli,

con tutto il suo amore,

insieme alle galassie,

l’universo ed il tempo.

Perché li ha creati,

per quale ragione?

Forse non c’è

una precisa spiegazione.

(Fabio Portaluri 1^ B)

DIO E LA NATURA

Scorre la vita nei campi

Di Giugno:

il sole fa crescere il grano,

il grano cresce, col sole,

come Dio fa con l’uomo:

amore fraterno e amore spirituale,

infinità d’amore.

Scorre la vita in Israele,

Parigi, Hong-Kong, Roma,

scorre la vita ma non la vita,

la vita vera,

la vera vita,

come nei campi di grano.

Nei campi c’è un cielo infinito

Il cielo dell’amore,

il cielo religioso,

ognuno viene considerato,

nessun chicco viene scartato.

La natura ha un nesso con Dio

la natura ha uno spirito di pace

che l’uomo non ha, la natura

è speciale, anche se non si vede,

ecco il nesso, Dio è speciale ma

invisibile; ciò che è invisibile,

però, non è inesistente!

(Fara Mendicelli 1^ B)

(SENZA TITOLO)

Volgo lo sguardo al cielo e penso

chi è Dio? Dove è Dio?

Penso penso e non ascolto

Il mio cuore che mi dice

Dio va dove vuole.

Penso penso e non capisco

chi è Dio? dove è Dio?

Poi ascolto il cuore e capisco

Dio è nel mio cuore

Penso penso e poi capisco

Dio è dentro di me

Dio è come un cane

Sempre fedele a te. Dio

è dentro di me.

Domenico Bacile di Castiglione 1^ B)

LA NATURA INFINITA COME DIO

Tutta la natura:

il cielo,

il prato con i fiori colorati,

i boschi,

l’universo con le stelle,

la luna,

le galassie,

i pianeti.

Tutta la natura

Che vediamo con i nostri occhi

È infinita e fantastica.

Alcune volte guardando

La bellezza della natura

Ci chiediamo chi abbia creato

Una cosa così meravigliosa

Da far rimanere a bocca aperta.

Una risposta c’è:

Dio

Che possiede

Un cuore infinito

(Elena De Donno 1^ B)

L’INFINITO

L’odio la guerra

Il razzismo sono

cose infinite finchè

un uomo avrà la

coscienza al suo posto.

Ma per fortuna

anche l’amore e la

felicità sono infinite

finchè un uomo non

spezzi il legame.

(Achille De Donno 1^ B)

L’INFINITO E IL MARE

Seduta sulla riva del mare

lo sguardo si posa all’orizzonte

l’infinità dello spazio

passa nella mia mente.

Nel mio cuore

sempre più viva è la presenza di Dio,

suscita in me amore e pietà.

L’infinito del tempo

passa nella mia mente

nel mio cuore

sempre più intenso

il trascorrere del tempo

suscita in me gioia del presente

e nostalgia del passato.

(Benedetta Ingrosso 1^ B)

OH MIO ADORATO SIGNORE

Un bagliore immenso

fluido e semidenso

sprigiona un forte odore di incenso

che risvegliano il mio senso

paura, gioia, amore

sobbalzano nel mio cuore

CHE COS’E’?

SOGNO O REALTA’?

QUAL E’ LA VERITA’?

Nella mia testa tanti pensieri

portano da te mio amato Signore

segni, profumi mi conducono

tra le tue braccia

mi sento quercia possente.

E riesco a sentire

l’infinito del tuo cuore

oh mio adorato Signore.

(Alessia Giannuzzi 1^ B)

 

 

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Da quest’anno grazie ad una dirigente scolastica molto disponibile ed un corpo docente molto presente la nostra scuola partecipa al progetto di interscambio, Erasmus+.

COS’E’ IL PROGETTO ERASMUS+?

Erasmus+ è il programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa. Grazie a un bilancio di 14,7 miliardi di euro, darà a oltre 4 milioni di europei l’opportunità di studiare, formarsi, acquisire esperienza e fare volontariato all’estero.

Inteso a durare fino al 2020, il programma Erasmus+ offre opportunità non soltanto agli studenti. Sintesi di sette programmi precedenti, si rivolge ad un vasto spettro di persone e organizzazioni.

COSA E’ SUCCESSO IL 18/02/2019?

In questa giornata due docenti per ogni nazione (Grecia, Polonia, Nord Macedonia e Romania) sono arrivati nella nostra scuola, accolti da applausi, canti e musica. Tutti i ragazzi dell’ orchestra sono stati felici di suonare cantare per loro. La prima canzone è stata ‘’Inno alla gioia’’ seguita dall’Inno d’Italia’’. Dopo il discorso della professoressa Accoto tradotto dalla professoressa Melisi un’ altra canzone molto significativa è stata cantata dal coro:’’Gam-gam’’. La nostra dirigente scolastica ha presentato la nostra scuola seguita da una delle professoresse in visita qui da noi. L’accoglienza si è conclusa con il tradizionale ballo salentino…’’ La Pizzica’’.

Siamo sicuri che questa sia un’ esperienza unica che è peccato perdere!

Ringraziamo ancora la nostra dirigente, il corpo docente e tutti coloro che sono venuti nella nostra scuola da una nazione diversa con buone intenzioni!!! Che dire, speriamo che il vostro soggiorno sia di gradimento!!!

MATILDE NORMANNI e SARA MITRUCCIO

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I LIBRI… CHE PASSIONE!

‘’ La lettura è il viaggio di chi non può prendere il treno’’ affermava Francis de Croisset, ‘’ Leggere è come trovarsi in un castello di mille stanze ed aver la chiave per aprirle tutte’’ confermava Stephen King. Inoltre, Franz Kafka diceva ‘’ Di una cosa sono convinto: un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi’’

In seguito alle manifestazioni ‘’ Io leggo perché’’ e ‘’ Libriamoci’’, nelle quali si è dato particolare valore alla lettura, abbiamo capito il vero significato dei libri. Dopo aver sentito che leggere fa bene ci siamo chiesti se tutti seguono realmente questo consiglio!

Qui di seguito vi presentiamo un sondaggio realizzato nelle classi del corso D anno 2018/2019 dell’istituto di via A. Manzoni.

classi libri letti in un anno: 0 libri letti in un anno: 1 libri letti in un anno: +1
I D 7% 10% 83%
II D 0% 26% 74%
III D 25% 14% 61%

Allora, a quanto pare, molte persone lo hanno capito!

’’ Chi non legge vive una vita sola, chi legge vive tante vite’’: quindi…perché rinunciarvi!!

Matilde Normanni e Sara Mitruccio

La violenza sulle donne ’’Una donna appartiene solo a sé stessa’’

La violenza sulle donne , ’’Una donna appartiene solo a sé stessa’’

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CHE COS’ E’?

Persino in un’ epoca che si professa civilizzata come la nostra il fenomeno sta raggiungendo dimensioni barbariche.

La violenza contro le donne è un reato molto grave; essa non è solo l’aggressione fisica, ma include anche vessazioni psicologiche, ricatti economici, minacce, violenze sessuali, persecuzioni.

IL FEMMINICIDIO IN EUROPA

A partire dagli anni settanta del XX secolo le donne hanno iniziato a mobilitarsi contro la violenza in genere.

Sono stati istituiti i primi centri antiviolenza per accogliere donne che hanno subito violenza e che potevano trovare ospitalità nelle case rifugio.

FEMMINICIDIO IN ITALIA

Lombardia, Veneto, Campania ed Emilia Romagna sono le regioni, che hanno mostrato il più significativo numero di femminicidi;

La violenza alle donne viene attuata non solo con l’atto estremo dell’omicidio, ma si rileva nella vita di tutti i giorni con episodi di violenza fisica o sessuale, molestie, stupri o strattonamenti.

 

E ANCHE NELLA PUGLIA SONO PRESENTI CASI DI FEMMINICIDI…

Noemi Durini, 16 anni, originaria della nostra terra (Specchia), nella notte del  3 settembre scorso, è stata condotta dal suo fidanzato, un anno più grande di lei, in auto in un posto isolato e, dopo una lite, uccisa.

Il suo cadavere nascosto sotto un cumulo di pietre di un muretto a secco in località San Giuseppe di Castrignano del Capo. Il ragazzo, dopo 12 giorni dall’omicidio, non riesce a reggere la tensione e confessa.

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CORAGGIO, DENUNCIATE…  PERCHE’ LUNGO STRADA BUIA TROVERETE SEMPRE QUALCUNO A TENDERVI LA MANO…

 

Playlist…

Playlist è il quinto album del rapper italiano Salmo, pubblicato il 9 novembre 2018 dalla major musicale Sony Music; L’album è stato annunciato nel mese di giugno 2018 mentre il singolo apripista, 90min è stato reso disponibile soltanto tre mesi più tardi.
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TRACKLIST

  1. 90min – 3:52 (musica: Theron Feemster)
  2. Stai zitto (feat. Fabri Fibra) – 3:23 (testo: Maurizio Pisciottu, Fabrizio Tarducci)
  3. Ricchi e morti – 2:18 (musica: Maurizio Pisciottu, Davide Pavanello)
  4. Dispovery Channel (feat. Nitro) – 3:24 (testo: Maurizio Pisciottu, Nicola Albera– musica: Stefano Tartaglini)
  5. Cabriolet (feat. Sfera Ebbasta) – 3:06 (testo: Maurizio Pisciottu, Gionata Boschetti – musica: Maurizio Pisciottu, Paolo Alberto Monachetti)
  6. Ho paura di uscire – 3:18
  7. Sparare alla Luna (feat. Coez) – 3:32 (testo: Maurizio Pisciottu, Silvano Albanese – musica: Lorenzo Spinosa, Stefano Ceri, Marco Azara, Andrea Sologni, Stefano Bannò, Jacopo Volpe)
  8. PxM – 3:05
  9. Il cielo nella stanza (feat. Nstasia) – 3:06 (testo: Maurizio Pisciottu, Ashley Nastasia Griffin – musica: Maurizio Pisciottu, Pietro Milano, Marco Azara, Federico Vaccari)
  10. Tiè – 1:31 (musica: Maurizio Pisciottu, Davide Pavanello)
  11. Ora che fai? – 2:11 (musica: Maurizio Pisciottu, Daniele Mungai, Daniele Dezi)
  12. Perdonami – 2:14 (musica: Davide Mattei)
  13. Lunedì – 3:25 (musica: Maurizio Pisciottu, Daniele Mungai, Daniele Dezi)

SUCCESSO COMMERCIALE

Grazie a Playlist Salmo ha battuto il record di ascolti giornalieri su Spotify per un album, detenuto precedentemente da Sfera Ebbasta con Rockstar. Tra i brani contenuti nell’album, Cabriolet (realizzato in collaborazione proprio con Sfera Ebbasta) è stato il più ascoltato nelle prime 24 ore, giungendo in 67° posizione nella Global Chart della piattaforma. Salmo è anche il primo artista italiano ad entrare nella classifica con otto brani, record precedentemente detenuto da Sfera Ebbasta (sette brani).

IMPRESSIONI FINALI

Coerente con quello che è stato il suo viaggio per arrivare a questo punto, “Playlist” è un disco che sa di non esserlo: quasi nessuno ascolta più un disco dall’inizio alla fine e, anzi, il grosso del lavoro di un brano ormai si basa sull’inserimento in questa o quella playlist (appunto).  Salmo ci vuole travolgere in una spinta accelerazionista: troviamo i ritornelli apertissimi di Coez per un brano che non fatichiamo a definire cinematografico (“Sparare alla luna”), troviamo il rap boom anni 90 fatto insieme a Fabri Fibra (“Stai zitto”), troviamo il classico brano denso di cinismo e metriche con Nitro (“Dispovery Channel”), uno Sfera Ebbasta  a suo agio (“Cabriolet”), il brano d’amore più d’amore che Salmo abbia mai scritto e un interludio subito dopo a scaricare la tensione (“Il cielo nella stanza” e “Tie”). La creatività di Salmo è innanzitutto un saper-fare, con la capacità di mettere tutto al servizio di un progetto bello e ben realizzato che porta il rapper sardo di nuovo al top nelle classifiche mondiali.

 

Diego Ingrosso

Giulio Giannuzzi

EUROVISION SONG CONTEST

Si tratta del più grande concorso europeo di canzoni e programma televisivo non sportivo più seguito al mondo, nato nel 1956 per iniziativa della “EBU” l’ente che riunisce le tv pubbliche europee, per promuovere l’utilizzo e la diffusione del mezzo televisivo. Non solo, ma anche per promuovere l’unità fra popoli e nazioni al di là delle barriere linguistiche, culturali e religiose.Sto parlando Dell’Eurovision Song Contest!

Quest’anno tra i 25 paesi/concorrenti che hanno partecipato ed animato quest’edizione, ad avere la meglio e quindi a vincere il concorso è Netta Barzilai con TOY.

Anche questa volta l’Eurovision non ha deluso chi si aspettava il maxishow, fatto soprattutto di effetti speciali, look stravaganti e performance al limite del trash – in certi casi anche oltre il limite. L’Italia ne esce con dignità: Ermal Meta e Fabrizio Moro, che dopo aver vinto il Festival di Sanremo hanno portato il tricolore – e la loro Non mi avete fatto niente – all’Altice Arena di Lisbona, si sono piazzati al quinto posto.

“È un palco che crea dipendenza perché in Italia siamo abituati a conquistarci le persone centimetro per centimetro il pubblico è esigente, qui invece è molto aperto, non ce lo aspettavamo”, ha commentato Fabrizio Moro, che ha lamentato l’assenza della tifoserie italiana: “Pochissime bandiere, pochi italiani, dovete partecipare di più”, ha detto l’artista romano. “Però i ragazzi sotto al palco cantavano con noi – ha aggiunto Ermal Meta – è stato emozionante”.

Stagisti come voi!                  Recensione de: “Gli Stagisti” di Francesca Lolli

 Gli Stagisti è una commedia diretta da Shawn Levy del 2013.

I protagonisti, Nick e Billy, sono stati licenziati dalla compagnia per la quale lavoravano, perché definiti <<troppo vecchi>>. Oggi non si vende più porta-a-porta, si usa internet per comprare tutto ciò che ci serve.

Ma i due amici non si arrendono. Decidono di fare uno stage per un lavoro da Google.

Ma se prima erano stati definiti <<dinosauri>> dal loro capo, ora sono definiti così dagli altri stagisti, tutti più <<giovani e tecnologici>> di loro.

Dovranno superare delle prove, insieme alla loro squadra, per far vedere quanto valgono.

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Questo film mette in risalto il rapporto che ha la gente, soprattutto i giovani, con Internet e il Web. Ma mette in risalto anche lo spirito di squadra e l’impegno che Nick e Billy mettono in tutte le prove, nonostante siano svantaggiati rispetto agli altri concorrenti.

Inoltre è pensato proprio per i giovani, anche perché ci sono riferimenti ad altri film o termini tecnici che solo loro possono capire. La grande società, in questo film, viene rappresentata come un liceo con la separazione tra vincenti e perdenti, la mensa, i dirigenti che sembrano professori e anche le partite all’aperto che risaltano la divisione in squadre.

La commedia porta sul palco due comici che mettono in risalto la loro inadeguatezza nel campo tecnologico.

 

Mi è piaciuto molto per le battute dei personaggi, non la grammatica, bensì il senso proprio delle frasi.

I discorsi di incoraggiamento. Le battute. I discorsi che arrivano dritti al punto.

Ma anche i personaggi, nel pronunciare queste frasi, sono da nominare.

Anzi, secondo motivo per il quale mi è piaciuto questo film, è proprio per loro.

 

Lo consiglio, assolutamente!

Che fate ancora qui? Andate a vederlo!

 

-Francesca Lolli